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ANSMM: nasce ufficialmente l’associazione nazionale per il riconoscimento della professione del Social media Manager.

La figura del social media manager è sempre più diffusa, richiesta e coinvolta nella comunicazione di imprese e organizzazioni di qualunque grandezza. Per questo nasce l’ANSMM.

Chi è il fondatore dell’ANSMM?

A fondare l’associazione è Riccardo Pirrone, il social media manager che ha guidato le campagne di Taffo, agenzia di onoranze funebri, verso il successo, basandosi su irriverenti post con un comune denominatore: il black humor. Secondo Pirrone il social media manager è una professione a tutti gli effetti e come tale va riconosciuta perché strategica per tutti, istituzioni, imprese e brand.

Storia del ruolo di social media manager

La figura del social media manager, che sia freelance o parte di una web agency, ha assunto nel corso degli anni delle competenze ben precise. Inizialmente si trattava di un ruolo che si svolgeva maggiormente in modo amatoriale, ma con il trascorrere del tempo aziende e brand hanno compreso che con i social non si scherza affatto, ma possono realmente cambiare il destino del proprio business.

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Quale obiettivo si pone l’associazione nazionale social media manager?

L’obiettivo principale dell’associazione social media manager, oltre quello di rappresentare la categoria di oltre centomila risorse che coprono questo ruolo, è quello di affermarne i diritti e doveri di chi lavora nel mondo dei social, valorizzare le competenze e sensibilizzare loro all’uso consapevole delle piattaforme.

Inoltre, l’ANSMM nasce con il mandato chiaro di rappresentare la categoria in sede sindacale e nelle contrattazioni collettive, supportando i social media manager nelle controversie, nelle vertenze di lavoro, nelle pratiche fiscali e tributarie.

Tra gli obiettivi elencati nello statuto dell’associazione social media manager, c’è anche l’istituzione di un ente di formazione professionale e la certificazione di competenze per gli aspiranti professionisti dei social, che dovranno rispettare un codice etico e contribuire così alla diffusione di un’etica digitale su Twitter, Facebook, Instagram e TikTok.

Secondo Pirrone c’è un problema nella collettività che non comprende ancora l’importanza del ruolo di social media manager. Non solo, anche le imprese ancora oggi non riescono a digitalizzarsi perché non si fidano ancora al 100% dei mezzi social e non riescono a fidarsi dei professionisti addetti ai lavori proprio perché non riconosciuti.

Come iscriversi all’associazione nazionale dei social media manager?

L’iscrizione all’ANSMM costa 12 euro e dà diritto a una serie di servizi, dall’assistenza legale a uno sportello di consulenza, a corsi di formazione. Fornirà inoltre rappresentanza alla figura professionale del social media manager con l’obiettivo anche di chiedere un codice Ateco (una classificazione delle attività economiche) ad hoc.

E tu ne eri a conoscenza?

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