Il Ruolo del Social Media Manager nella Comunicazione Digitale
È il caso di dirlo, la figura del Social Media Manager è diventata una delle più discusse e ambite nel mondo della comunicazione digitale, ma non sempre è chiara la sua professione.
Si tratta di una figura professionale emersa soprattutto con la crescita dei social network e in questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questa professione nel dettaglio.
Partiamo dal principio: chi è il SMM?
Le peculiarità di questa figura sono principalmente la creatività e il lavoro di strategia, fondamentali per condurre le aziende, le attività commerciali e tutte le realtà presenti sul mercato a raggiungere una certa visibilità all’interno di un contesto in continua evoluzione e sempre più orientato verso una comunicazione digitale.
Per questo motivo, affidarsi ad un SMM è estremamente importante per potersi adeguare ai nascenti cambiamenti e ai nuovi mezzi comunicativi, indispensabili per far crescere il proprio business online.
Il Social Media Manager è colui che gestisce la presenza online di un’azienda sulle piattaforme social, che si tratti di account business, enti no profit, associazioni, liberi professionisti o qualsiasi altra realtà che per proporre i propri prodotti o servizi è presente online e interagisce con gli utenti.
Per svolgere egregiamente questo lavoro, c’è bisogno di molta competenza, creatività, strategia e conoscenza dei mezzi e chi pensa che basta essere “molto social” per svolgere questa professione, si sbaglia di grosso!
Ci vuole formazione continua ed esperienza!
Che cosa fa il SMM?
Che sia il dipendente in una web agency o un freelance, Il social media manager, dopo aver acquisito un cliente, si occupa principalmente di:
- Target, obiettivi e piano di comunicazione. In questo lavoro è fondamentale conoscere il target del cliente e gli obiettivi che desidera raggiungere. Ciò significa conoscere perfettamente il prodotto o servizio e capire a chi proporlo, studiando il profilo del consumatore ideale dell’azienda sia dal punto di vista demografico che sociologico. Attraverso questi studi è possibile elaborare un piano di comunicazione ad hoc e scegliere il giusto canale social da utilizzare, oltre alla scelta del ToV (Tone of Voice) adatto al brand e al canale scelto.
- Creare un Piano Editoriale e gestire le attività social. Strutturare un piano editoriale con le relative date di pubblicazione, significa stabilire in anticipo cosa produrre in base agli obiettivi prefissati. È importante, in questa fase, puntare molto sul contenuto visivo per catturare l’attenzione dell’utente più a lungo e trasmettergli un effetto emozionale. I contenuti creati, che siano video su YouTube o post su Facebook, devono generare engagement grazie ad un buon mix di contenuti prodotti da creators o influencer o altri che siano User Generated Content, magari avvalendosi di tool adatti, che semplificano il lavoro.
- Monitorare le piattaforme. Il Social Media Manager deve saper leggere i dati e tenere sotto controllo l’andamento delle campagne con i relativi risultati. Per far questo sono necessarie delle competenze, per comprendere i numeri e le statistiche fornite dai social e in base a questo mettere in discussione eventualmente il piano editoriale. Per stabilire il ROI, è necessario analizzare i social analytics delle pagine e dei singoli contenuti pubblicati e gestirli per i clienti. Tra i tanti aspetti da non trascurare, ci sono alcuni insights di maggiore importanza come la modalità di crescita del pubblico, se i follower sono in target, l’Engagement Rate ed eventuali feedback negativi sotto forma di recensioni o commenti.
In conclusione, uno dei primi aspetti da chiarire quando si parla di Social Media Manager è la varietà di competenze che questa figura deve governare per portare a termine il lavoro con successo.
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