In un mercato sempre più saturo, ciò che renderà il tuo business competitivo è fare branding attraverso una strategia di visual communication.
Per comprendere a fondo questo concetto, basta pensare a tutti quei brand, di piccole e grandi dimensioni, che riescono a coinvolgerci sia a livello visivo che a livello di sensazioni che trasmettono. Notiamo tutto: in quale posizionamento si collocano, come dialogano con il pubblico di riferimento, i valori in cui credono e tanti altri fattori che fanno parte dell’identità visuale di un brand.
Cosa significa fare branding per un’attività?
A partire dal logo, dal packaging dei prodotti agli account social, tutto concorre a trasmettere l’identità aziendale. Con la parola brand, infatti, si intende la percezione che le persone hanno di un’ attività.
A differenza di ciò che si pensa, non è solo il logo a trasmettere l’identità aziendale ma tutto ciò che ne fa parte. Quando il cliente entra in contatto con un prodotto, nota mille caratteristiche: che immagine trasmette il packaging o cosa prova visitando il sito web.
Un progetto di branding chiaro, aiuta il posizionamento del marchio nella mente delle persone.
Qual è il primo passo da compiere per una buona visual communication?
Prima di rivolgerti ad un graphic designer, che può aiutarti a compiere questa missione, è bene fare un passo indietro e riflettere sul messaggio che vuoi trasmettere. È necessario distinguerti dai competitor e comprendere ciò che rende unico il tuo business: in poche parole, è importante individuare il valore differenziante della tua attività, del tuo prodotto o servizio.
Definire quindi la mission, la vision, e i valori del tuo business, ti aiuterà a comprendere cosa vuoi trasmettere e come vuoi mostrarti al tuo pubblico target.
Perchè è importante la visual communication?
La risposta a questa domanda è più semplice di quanto pensi.
Secondo alcuni ricercatori, bastano circa 50 millisecondi (0,05 secondi) per farsi una prima impressione su un sito web: pochi secondi in cui decidiamo se continuare a navigare nel sito o abbandonarlo. In base a questi studi è stato dimostrato quanto sia importante l’impatto visivo prima ancora di giungere alla famosa UX (User Experience) intesa come esperienza di utilizzo.
Ci sono, infatti, una serie di vantaggi che la giusta strategia di visual design può apportare alla tua attività:
- Conversioni: un design accattivante e persuasivo trasmette fiducia riuscendo a far percepire la tua attività come affidabile.
- Credibilità: l’identità visiva di un brand posiziona correttamente la tua attività nella mente dei consumatori e consolida la percezione che hanno del tuo prodotto o servizio.
- Longevità: un visual iconico e accattivante dona memorabilità alla tua attività e ai tuoi prodotti.
- Comunicazione: un buon visual design sarà di supporto alla tua comunicazione.
Per poter ottenere questi vantaggi è necessario affidarsi a professionisti e non lasciare tutto al caso.
Su cosa puntare per una buona visual communication?
Analizziamo gli elementi che più caratterizzano un buon visual design:
- Logo: il logo rappresenta la tua azienda e come tale deve poter trasmettere i valori e la proposta differenziante del tuo business.
- Palette cromatica: una buona percentuale di persone, circa il 90% è influenzata dal colore durante la decisione di acquisto. Per questo motivo è fondamentale selezionare accuratamente la palette colori che più contraddistingue l’identità del tuo business.
- Tipografia: la scelta del font è altrettanto importante per trasmettere i valori della tua attività.
- Fotografie e immagini: presentarsi con un bagaglio di immagini professionali è importante perchè rappresentano realmente la tua azienda, in modo che, chi visita il tuo sito o i tuoi account social deve sentirsi coinvolto nella tua comunicazione. Se le fotografie sono in linea con la brand identity, miglioreranno le interazioni con gli utenti, le condivisioni sui social e la brand awareness del marchio.
Un esempio lampante, sulla potenza di questi elementi, è il progetto del packaging di San Carlo.
È il 2003 quando Oliviero Toscani, in qualità di creative director di San Carlo si rivolge a Ginette Caron, graphic designer di origine canadese, per dare nuova vita allo storico sacchetto di patatine. La richiesta dell’azienda alla designer fu chiara: creare un nuovo packaging in grado di richiamare nella mente del consumatore l’idea che all’interno del sacchetto ci fosse un prodotto sano. Una sfida che Ginette accolse, pronta a girare il mondo alla ricerca di spunti creativi e soluzioni innovative.
Il risultato della sua ricerca fu immediato: la standardizzazione regnava sovrana!
Il colore dominante per tutti i pack era il rosso, i colori erano sgargianti e la carta utilizzata era lucida, tutto era molto confuso e difficilmente si intuiva che all’interno del sacchetto ci fosse un prodotto semplice come una patatina.
Il primo passo verso la differenziazione dalle scelte di massa è stata l’eliminazione del rosso a favore del bianco: il rosso fu confinato alle estremità come riconoscimento del “gusto classico”. Poi fu introdotto il blu per distinguere il prodotto “light” e il giallo per la referenza “più gusto”.
In seguito, la carta assunse un aspetto più essenziale ed elegante diventando opaca al centro del sacchetto, l’immagine del prodotto divenne protagonista insieme al nome della referenza e alla grammatura mentre sul retro della confezione la patatina si racconta con simpatiche filastrocche. Insomma, il restyling porta il packaging San Carlo ad assumere le sembianze che troviamo ancora oggi sugli scaffali 🥇
E tu, hai mai pensato a quanto è impattante, a livello visivo, il tuo brand o il tuo prodotto?
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