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L’intelligenza artificiale arriva nella suite di Adobe: come ha rivoluzionato il lavoro dei graphic designer.

Se sei un graphic designer saprai benissimo che Adobe dispone di una nuova funzione innovativa. È iniziato tutto da Photoshop, il primo tool a disporre del riempimento generativo proprio grazie all’intelligenza artificiale.

Ma andiamo più nel dettaglio e cerchiamo di comprendere cosa è successo all’intera suite di Adobe.

L’intelligenza artificiale generativa di Adobe.

È già da molti mesi che Adobe ha presentato un nuovo motore di intelligenza artificiale generativa: Adobe Firefly. Questo motore di AI è capace di dar vita a delle immagini semplicemente attraverso un prompt testuale, con il quale si ottengono risultati straordinari di grafica, foto o disegni sorprendentemente accurati.

Tutto è cominciato quando Adobe ha dato il libero accesso a questo strumento, nonostante fosse una versione non definitiva, dando la possibilità ai più curiosi di iniziare a sperimentarla. D’altro canto, è proprio grazie a loro che è riuscita a svilupparsi perché, non dimentichiamoci, che le intelligenze artificiali sono come un cervello umano: più fanno cose e più imparano come meglio farle.

A differenza degli altri motori grafici di intelligenza artificiale, Firefly si distingue dagli altri perché la suite di Adobe utilizza solo immagini di cui possiede i diritti. È un dettaglio non da poco, perché tutti i creativi che progettano grafiche con questo tool potranno utilizzare le immagini anche a scopo commerciale senza alcuna restrizione.

Ma questo non è tutto!

Il riempimento generativo in Adobe Photoshop

A partire da giugno 2023, l’AI generativa si è integrata in Photoshop attraverso la versione Beta.

Anche se non definitiva e con molti margini di miglioramento, le funzioni che presenta risultano impressionanti: ciò che prima richiedeva ore di lavoro, ora con l’AI è tutto più immediato! Dall’aggiungere semplici elementi all’interno di un’immagine fino a generare intere scene da zero.

Ma occhio! Ciò che viene generato attraverso questa funzione presenta degli errori che, per i più esperti, sono facilmente visibili.

Niente paura, perché la velocità di sviluppo e di correzione di questi errori sarà più rapida di quanto ci aspettiamo e in pochi mesi avremo uno strumento molto più attento e preciso.

L’intelligenza artificiale arriva anche in Illustrator

Adobe ha presentato Generative Recolor in versione Beta. Si tratta di un’integrazione di Adobe Firefly in Illustrator che consente ai graphic designer di sperimentare i colori in modo molto più rapido. Attraverso semplici prompt di testo, la versione beta di Illustrator trasforma in pochi secondi i colori, rendendoli illustrazioni vettoriali.

Prima dell’arrivo dell’intelligenza artificiale, chi creava i colori per nuovi packaging, ad esempio, li creava manualmente con ogni variante di colore. Ora, i processi di colorazione sono molto più veloci lasciando molto più tempo libero ai designer per dedicarsi ad attività più creative e meno macchinose.

L’obiettivo di Adobe, di integrare Generative Recolor, è proprio quello di rendere i flussi creativi più rapidi e precisi. A questo proposito, offre una serie di vantaggi che elenchiamo qui:

  1. catturare i colori in modo più rapido per poter colorare le grafiche, utilizzando semplicemente dei prompt di testo;
  2. trasformare il colore per sperimentare rapidamente diversi colori, palette e temi adatti al progetto;
  3. variare il colore per generare varianti in modo rapido, ideali per essere utilizzate sui social media, per la stampa o sul web.

Ma quindi, cosa rimane da fare ai graphic designer?

Il graphic designer nell’era dell’intelligenza artificiale

Abbiamo già riflettuto su questo quando abbiamo parlato del ruolo del social media manager nell’era dell’AI. Così come è accaduto per questo ruolo professionale, è ora doveroso riflettere anche sul nuovo ruolo dei graphic designer.

Quello a cui stiamo assistendo è una vera e propria rivoluzione nel campo della grafica e in merito a questo l’unica cosa che ci resta da fare è aggiornarci e agire di conseguenza.

Se ci pensiamo bene, il mondo della grafica e della comunicazione è sempre stato in continua evoluzione a partire dall’invenzione della stampa a cui è seguito l’avvento di Internet e della digitalizzazione.

Ciò che rende unico questo processo di cambiamento, però, è la rapidità con la quale si evolve.

Tutto questo ci porta a pensare che, come in passato, anche adesso la figura del graphic designer non sta scomparendo ma semplicemente si sta evolvendo!

Con l’intelligenza artificiale, chiunque può progettare loghi, grafiche o immagini accattivanti ma ciò che sempre contraddistinguerà un progetto sarà la professionalità e la consapevolezza qualificata di un designer che conduce un progetto all’interno di un caos creativo!

Quindi, la figura del graphic designer rimarrà essenziale. In un contesto in cui grazie all’AI si possono ottenere innumerevoli materiali anche a costi ridotti, sarà il designer a sapere selezionare quelli adatti agli obiettivi di ogni singolo brand, grazie alle sue competenze di selezione e progettazione.

Le sue competenze saranno sempre indispensabili per adattare e perfezionare ciò che l’intelligenza artificiale crea, evitando di dover passare ore e ore solo per ritoccare una semplice foto: sarà l’AI a farlo per lui!

E tu hai già sperimentato la versione Beta di Adobe? Faccelo sapere nei commenti 🤗

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